Nell'era
dei tablet, del free wireless un po' ovunque, delle lavagne
elettroniche nelle scuole, il blog sembra diventare il nuovo
sussidiario di questo secolo.
Al giorno d'oggi il blog è un metodo diffuso e utilizzato dai più non
solo per condividere esperienze ma anche per informarsi.
A
tal proposito Giuseppe Granieri, uno dei maggiori esperti italiani di
comunicazione e culture digitali, nel 2009 propone uno studio di
stampo sociologico sulla loro diffusione dal tipo azzeccato
“Generation Blog”. In questo manuale Granieri sostiene che grazie
alla diffusione dell'utilizzo del blog, il ruolo della
rete nella storia dei media e
del loro rapporto con l’educazione, la politica e l’immaginario
sia cambiato. Inoltre aggiunge che attraverso la sua velocissima infrastruttura di comunicazione sta emergendo un nuovo
modello di opinione pubblica, un network attivo che si sostituisce
all’audience silenziosa.
La
strutturazione semplice, la lunghezza effimera dei post rende questo
strumento un buon metodo per imparare in poco tempo quel che c'è da
sapere. Forse non sarà così esaustivo come un bel mattone di 1000
pagine ma può dare un'infarinatura iniziale.
Il
termine blog nasce dalla contrazione di web-log che significa diario
in rete. Questo fenomeno ha iniziato a svilupparsi nel 1997 quando lo
statunitense Dave Winer sviluppò il prototipo del software che
permette la pubblicazione. Alla nascita, questi blog avevano la forma
di semplici liste di link.
Da
allora questa forma di sapere è progredita arrivando al suo apice
negli anni 2000 e riuscendo a convivere con le nuove forme di
condivisione, quali i social network Twitter e Facebook.
Esistono
vari tipi di blog ma ciò che li accumuna è proprio la loro forma di
“diari in rete”; cioè ogni post viene pubblicato con data e viene registrato in un archivio consultabile.
Quello
che state leggendo in questo momento è un blog di tipo
particolare: un blog scientifico.
Oggigiorno
esistono centinai di blog a stampo scientifico atti a spiegare e
esemplificare un concetto alla gente comune, che probabilmente
studiando un libro non capirebbe gran parte del testo.
Uno
studente di chimica probabilmente prediligerebbe un libro accademico
all'uso smodato del blog, ma io che sono una studentessa di
Sociologia e che di scienze mi occupo solo di quelle sociali, trovo
il formato dei blog un modo interattivo e utile per cercare di
realizzare un quadro completo dell'argomento scientifico di mio
interesse.
Ad
esempio: si sta vagliando una legge riguardo le energie rinnovabili
alla Camera; grazie al World Wide Web posso connettermi con altre
persone molto più informate di me e ampliare il mio bagaglio
culturale.
Con
ciò non voglio intendere i blog come dei Bignami di conoscenze.
Alcuni blog scientifici riguardano aspetti molto cruciali, dibattiti
e linguaggi di settore che probabilmente non riuscirei a capire: sono
quindi blog per esperti.
Voglio
dire che con questo metodo di sharing la Scienza sembra essere più
alla portata dell'uomo comune ed anche, a mio avviso, più attrattiva
in un mondo che fino a qualche decennio fa sembrava relegarla in
biblioteche impolverate.
Quanti
e quali sono i blog scientifici?
Il
Chimico Impertinente si propone un progetto ambizioso, quale
quello di censire tutti i blog a carattere scientifico.
L'autore
di questo blog, Paolo Gifuni, ad un'intervista alla rivista Donna di
Repubblica del 20.10.2012 sostiene che all'inizio l'utilizzo dei blog
è stato snobbato dalla scienza ufficiale, perché il blog è in
forma anonima e contrasterebbe pertanto con il principio
dell'autorevolezza. Ma Gifuni ritiene che dietro ad un blog ci può
essere anche uno studioso, un docente. Sempre nello stesso articolo
Marco Delmastro ricercatore del Cern di Ginevra e curatore di
Borgorigmi di un fisico renitente, sostiene che “ In realtà
la ricerca ha tempi molto più lunghi di quelli di internet e allo
stato attuale la formula aperta del blog è molto utile per fare
divulgazione”.
Su
ebuzzing invece possiamo trovare la lista dei blog scientifici più
visitati e in prima pagina, ottenuta incrociando diversi parametri.
Ma
ricordiamoci che dietro ad ogni blog c'è una persona in carne e ossa
che solitamente partecipa ai festival dedicati all'argomento. I
blogger scientifici italiani si sono incontrati per la prima volta a
Riva del Garda (TN) il 29 settembre scorso al BlogFest2012: in questa
sede 17 blogger famosi hanno dato vita ad una presentazione e ad un
dibattito circa la blogsfera con un studio sistematico e
approfondito.
Logo di ScienceCamp 2012 incontro al BlogFest 2012 dei blogger scientifici Fonte: www.blogfest.it |
L'esplosione
di blog scientifici, pertanto, non è un fenomeno da sottovalutare
perché, come ho cercato di spiegare, oramai siamo di fronte a una
blogsfera che collide con la sfera sociale.
Le
liste dei blog scientifici:
- http://gifh.wordpress.com/censimento-blog-scientifici/ (Il Chimico Impertinente di Paolo Gifuni)
- http://labs.ebuzzing.it/top-blogs/scienza (ebuzzing)
Blog
scientifici italiani in primo piano:
- http://www.chimicare.org/ (Chimicare)
- http://blog.wired.it/barnum (Effetto Barnum – misteri buoni un po' per tutto di Beatrice Mautino)
- http://meristemi.wordpress.com/ (Erba Volant - Scienze erboristiche e cultura rizomatica di Renato Bruni)
- http://mahengechromis.blogspot.it/ (Mahengechromis – divagazioni di un ciclidofilo)
- http://researchblogging.org/ (fra poco arriverà anche in Italia)
- http://www.borborigmi.org/ (Borgorigmi di un fisico renitente di Marco Delmastro)
- http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/ (Scienza in cucina di Dario Bressanini)
L'ispirazione
per questo post ci è stata offerta da un'interessantissimo articolo
che abbiamo letto per caso qualche settimana fa su Donna di
Repubblica ( del 20.10.2012 ndr.), nel quale si prendevano in esame i
vari blog scientifici italiani.
Partendo
dallo spunto fornitoci dall'articolo, ci siamo documentate sui vari
blog scientifici che ogni giorno vengono visitati da migliaia di
persone.
Un'interessante fonte di conoscenza sulle persone che stanno dietro a
questi blog c'è stata offerta dal sito del
“BlogFest 2012” che si è svolto a Riva del Garda a settembre di
quest'anno (www.blogfest.it) ma al quale nostro malgrado non siamo riuscite a partecipare.
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